martedì 8 marzo 2011

generalizzazzione e riutilizzo

tempo fa ebbi la sventura di affrontare un articolo di jacobi su una cosa che conosceva lui, qualche scienziato tedesco ancora chiuso in un bunker per paura dell'armata rossa e (attualmente), pure la "committente" del lavoro. beh, il tipo aveva inventato uno strumento matematico e lo applicava pedissequamente alla risoluzione di un problema che i più maliziosi potrebbero pensare che si fosse creato da solo, ma invece no, esisteva senza che jacobi lo andasse a disturbare, ma a sua volta di disturbo ne recava ben poco. insomma, pur con la tipica umiltà teutonica di otto von bismark, il tipo si imbrodava un po', ma è comprensibile per chiunque inventi i moltiplicatori di jacobi. certo, è probabile che se fossero stati inventati da qualcun altro, il nome "moltiplicatori di jacobi" sarebbe stato un segno di grandissima modestia, mentre se ti chiami come la tua invenzione sei proprio destinato alla grandezza e far finta di niente è ipocrita.
il nucleo della questione è che il tipo si citava da solo. e con questo illustre precedente, invito chiunque a riattualizzare il post dell'anno scorso così com'è perché non c'è molto da aggiungere, se non che le accuse di piaggeria sono fuori luogo, data l'audience del blog e la condivisibilità praticamente dogmatica del messaggio. omaggi alla metà migliore dell'umanità. migliore in senso comparativo, suggerisce l'istinto di sopravvivenza.