lunedì 28 giugno 2010

condividere il proprio punto di vista

nonostante abbia visto un'ora di calcio negli ultimi 5 anni esclusa l'unica partita importante disputata, la cosa è stata come un colpo di fulmine: un servizio su un tg con il numero basso, mezzo secondo di zapping e l'odio per il rumore è sbocciato, complice la stagione adeguata a irritare i più neosensibili (ricordiamo che sensibile è l'epiteto di giusva fioravanti, per cui ci si è dovuti arrangiare con un prefisso).
ebbene, il fenomeno non poteva rimanere fuori dalla portata di chi ne avrebbe saputo apprezzare il valore effettivo. ed ecco il risultato che, come spesso accade per l'arte migliore, racchiude con eleganza e essenzialità una weltanschauung che quanto meno non va ignorata e che sarebbe segno di lucidità e saggezza abbracciare o riconoscere come propria anche solo a posteriori.

giovedì 24 giugno 2010

per una volta

per una volta anche i meno illuminati dovranno smentire uno dei loro principali riferimenti spirituali.
certo, non è che stiamo qui per condividere una gioia con bossi: non è possibile andare oltre all'apprezzamento della causa del suo k.o. cerebro-cardiaco, va riconosciuto che la natura ha delle leggi abbastanza chiare nell'applicazione, forse un po' meno nella forma e nella ratio. ma nell'indifferenza per l'uscita dai mondiali c'è quel pizzico di soddisfazione per la cattiva fede mal riposta del paradossalmente novello raz degan. ora non ci sono scuse, a meno che non ci venga una febbre pro-argentina, pro-germania o pro-inghilterra (chi vuoi tifare, il brasile?) l'attenzione si sposterà su quella cosa che più viene manipolata e più dimostra ai sensi di non smentire la propria cattiva fama. certo, se arrivasse un po' di caldo i media potrebbero cavarsela con uno stupro da propinarci, quindi si consiglia agli stranieri (slovacchi in primis) di mantenere un basso profilo o dovranno subire il risentimento degli illuminati di prima.

venerdì 18 giugno 2010

non è che in paradiso bisogni andarci subito subito...

da conducente di automobile del gruppo fiat e estimatore dell'essenzialità della panda, mi sento qualificato più di molti altri a riflettere ed esporre il punto di vista prodotto riguardo ai recenti avvenimenti campani nello stabilimento ove tutti si augurano che si producano altre panda (pande?), che, si sa, brutteranno il panorama per i prossimi lustri. evasa la dovuta premessa, si può andare al cuore della situazione. c'è gente che lavora e rischia anche la pelle per aver a che fare con lamiera, scocche, spinterogeni, seconda e lunotti. i robot che loro coadiuvano non hanno bisogno di un'invasione di meganoidi per diventare pericolosi, basta un momento di stanchezza per fare una brutta fine e qualcosa mi suggerisce che la fine del turno di notte, se la proposta si realizza così com'è stata avanzata, produrrà pezzi scadenti e impennate di statistiche sugli incidenti. è ovvio che chi sta dalla parte dei lavoratori voglia premurarsi che in queste disavventure chi è coinvolto non venga lasciato solo, se non altro perché fino a un attimo prima ha fatto sì che marchionne non si preoccupi più della taglia del suo golfetto da rotto in culo (con tutto il rispetto per quelli veri), quindi, caro marchionne (sì quello di prima, ma non è una coincidenza), lo sciopero x vedere l'itaglia infilatelo nel foro del serbatoio perché sì, grosso modo a tutti piace essere fottuti, ma nel modo e dal partner che ritengono personalmente più congeniale e non fare finta di niente, gli operai non somigliano tutti alla signora marchionne