lunedì 29 marzo 2010

when electioneering 2010: bilancio definitivo

sticazzi, vi invito tutti a nevermindia, l'unico posto serio di tutto l'universo. ha un bug sulla definizione della società, ma presto sarà tutto inequivocabile.

giovedì 25 marzo 2010

sfido chiunque

sfido chiunque a trovare una cosa altrettanto divertente e per tutte le tasche. ok, la violenza sessuale (farla o riceverla) potrebbe battere questa trovata meravigliosa, ma mettiamo il caso che non ci siano parrocchie o figli di papà in giro...



redneck bungee

mercoledì 24 marzo 2010

atonement (o grazie, paola)

la tua figura si staglia controluce al tramonto, e i raggi di sole giocano con le pieghe dei capelli, inviando a ciò che i nostri sensi si limitano a capire nient'altro che una vaghissima idea delle meraviglie celate della tua anima. e, ora che il telefono è ancora caldo della mia presa appassionata ‒ perché la tua sola voce mi fa ardere di desideri indicibili ‒ mi accorgo di quanto sia vuota la mia vita. e le tue parole... puro nettare di cui mi abbevero per le orecchie, ma che, sono convinto, va ad irrorare anche le anime più impermeabili alla verità. quelle promesse, quelle rassicurazioni, quell'aprire gli occhi al mondo e vederlo com'è in realtà: un'opportunità da cogliere solo svoltando un angolo, avendo il coraggio di allungare la mano verso un frutto che nessuno ci proibisce, solo paura. e quindi dico sì, è vero, era così semplice, ma è nella tua semplicità che risiede la tua grandezza, come abbiamo fatto a non pensarci prima? la felicità è qui, basta lo sforzo, ma neanche, basta pensare e essere pronti ad accoglierla. basta il coraggio di non avere paura.

ci voleva tanto? se suona il telefono, rispondi. se ti va bene è la binetti che ti promette di risollevare il cuore dello stivale con una fabbrica di cilici a todi (la tradizione è la tradizione), basta che voti lei e il suo compare

venerdì 19 marzo 2010

millesimo pollice retto

quando il cazzeggio viene organizzato con ben 10 minuti di riempimento di moduli, beh, il prodotto è questo. e mi sembrava doveroso celebrare un traguardo importante come la millesima cosa che ci offre la ragnatela di computer di taglia mondo.

martedì 16 marzo 2010

dittature (ovvero when electioneering 2010)

abbiamo un presidente del consiglio ricco sfondato (tipo che gli sono entrati 160 milioni nel 2009), vecchio (sì, ok, bedenetto 10000 era più vecchio di lui adesso quando lo hanno vestito da cretino), satiromane (giustamente se ti entrano personalmente 160 milioni in un anno di crisi puoi premiarti per un lavoro ben fatto) e delinquente (in senso amichevole, dai, se parlassi inglese direi rogue...), e di questo possiamo vantarci con tutto l'occidente perché altrove l'italian style se lo sognano. sì, in francia ne hanno uno viscido che ci ha tolto dai piedi una sciacquetta portando argomenti non ben definiti, ma non può competere col nostro. forse in africa può trovare gente alla sua altezza, o da qualche parte in asia, ma lì è caldo, umido e la zanzara tigre è il contrario di quella nostrana, partono avvantaggiati. l'unico suo limite è che è vecchio. e il mondo corre, basta guardare i 10 aggiornamenti settimanali di distrowatch, oppure rivedere una vecchia puntata di colorado caffè: non fa ridere. e non si dica che non fanno ridere neanche quelle nuove, il discorso è chiaro. alla fine mi compro un telefonino che non bastano 4 cifre per etichettarlo e il giorno dopo il primo stronzo ha il modello successivo. insomma, il nostro boss è lento e pensa che strumenti ormai anziani come il telefonino con la vibrazione e tim tribù siano il non plus ultra del futuribile. invece, disponendo di miliardi di monete bianche e gialle con scritto "1" sopra, potrebbe finanziarsi un progetto segreto di telefonia mobile ultracriptata e agente su frequenze tutte sue, alla fine cosa può fermarlo? le leggi? [risate finte] qualcuno che spiffera? [risate finte] la tecnologia? [risate finte] i costi? forse. forse è più economico dire che certe malefatte non sono tanto malvage, piuttosto che progettare equipaggiamenti da cattivo di 007 seriamente intenzionato a soggiogare il mondo. o da batman. quindi, caro silvio, non hai proprio stile, ma fai sempre in tempo a rifarti

lunedì 8 marzo 2010

agora

non ho nessun bisogno di giustificare i telegrafici interventi degli ultimi mesi, ma mi ribadisco che per certe cose c'è tweetter. il concetto di fondo è che piccoli eventi meritano brevi commenti. e magari insulti, o un filmato da youtube che esprime meglio di me il messaggio. ma ora spenderò due righe sul famoso ufv. è il penultimo, ok, nel frattempo ci ho infilato pure zombieland, ma parlare di agora fa estremamente più fico.
la parola che lo riassume è "perché?", con tanto di punto interrogativo. compreso "perché non segue dibattito?". alla fine amenabar fa un kolossal con tutte le lettere maiuscole: comparse a iosa, costumi in serie, scene in cg che si vede che sono in cg ma sono belle lo stesso, scenografie "vere" (coccio, plastica, gesso, scagliola, colori, insomma cinema delle maestranze di tanto tempo fa), e una abilità sì calligrafica ma non fine a se stessa. una per tutte, la scena dell'ingresso nella biblioteca di alessandria da parte della emergente comunità cristiana, con i rotoli che volano qua e là: l'inizio del medio evo. è il passaggio dalla roma pagana a quella cristiana, con un paganesimo ex religione di stato sostanzialmente pacifico (pacioso?) e poco metafisico contro un cristianesimo che raccoglie schiavi, uomini toccati dalla voce di dio ma anche un emblematico giovane di ottima famiglia. e poi la rivolta scoppiata per l'ennesima scaramuccia, l'invasione della biblioteca, l'insediamento della milizia cristiana, il vescovo nero che sembra un mullah, il vescovo bianco che era uno che avevamo visto da ragazzino, lo schiavo che dice 8 parole in croce ma che ha un ruolo fondamentale, il prefetto che si battezza ma dentro è un uomo libero da tutto tranne che dal potere; e a tirare le fila, involontariamente, c'è ipazia, una filosofa, una scienziata, una strega (come se ci fosse differenza), una che non ha paura di discutere il principio di autorità aristotelico e tolemaico, perché è libera fino alla fine: guarda il mondo e lo vuole semplice, ma certe volte l'eleganza è un limite e lei si arrende al suo destino di dissacrare i pilastri più incerti della cultura classica: quelli dell'astronomia e della cosmologia più che geocentrica, antropocentrica. e naturalmente tutti si innamorano perdutamente di lei, compreso il vescovo bianco, come se la vecchia rachel weisz non fosse condannata al ruolo di primadonna, fulcro dei sospiri di protagonisti maschili di ogni film in cui mette piede. sì, però crepa praticamente ogni volta che il suo culo impressiona una pellicola; giusto, ma sempre senza rimpianti. insomma, il perché non l'abbiamo visto al cinema è chiaro, i cristiani passano da una figura di merda alla successiva: ignoranza, intolleranza, nazismo, assolutismo etico, sporcizia, follia, fanatismo, ma amenabar gliele fa fare in modo così piacevole che è proprio un peccato che non lo vedrà nessuno da queste parti, tanto più che puoi trasportarlo a oggi ufficiamlmente come allegoria del medio oriente, non come rappresentazione della attuale dialettica islam-occidente. la questione è che (si dice), costi la distribuzione. ok, il papa non avrà detto di no esplicitamente, ma è pur sempre ben triste una patria dove si dà per scontato che un film sulla libertà non vale l'investimento

meglio delle mimose

omaggi alle signore