giovedì 27 maggio 2010

cose che semplicemente non vanno bene

per non inondare google di lamentele neanche tanto gratuite, esibirò la più recente e emblematica delle osservazioni: nel locale capoluogo di regione, i conducenti di nuova fiat 500 sono obbligati da qualcosa a parlare al cellulare senza auricolare, neanche fossero piloti di autobus. bene, chi dispone di quell'automezzo è indubbiamente un individuo dinamico e attento a come il mondo gli propone dei valori che ritiene essere profondi e indispensabili per la sua stessa esistenza. che essi plachino un'inquietudine emotiva, rimedino a un disagio psichico o costituiscano riscatto sociale, strumenti come la fiat 500 sono per costoro condicio sine qua non di risveglio mattutino. bene, ma allora ragioni chi produce la fiat 500 e soprattutto chi la vende. gli faccia qualche dieci euro di sconto o gli regali un auricolare, anche non bluetooth. in cambio non gli farò causa quando un imbecille invece di scalare la marcia per evitarmi dovrà tenere l'apparecchio per comunicare quei valori di cui sopra a qualche oscuro interlocutore frantumandomi lo scheletro con la sua scocca approvata dall'erede agnelli sopravvissuto.
e l'alibi che neanche la donna bionica era wireless su tutto lo spettro non vale, l'hanno interrotto dopo 8 puntate...

martedì 25 maggio 2010

aridatece il pilota

finisce il mese di maggio e, io mi insegno, anche gli strascichi dell'autunno passato si smorzano definitivamente per lasciar posto a un'estate dal valore sempre meno riconosciuto, nonostante sia più delle altre la stagione che ha accentuato le proprie peculiarità. non basterà un eyjafjallajökull qualunque a fermarla, lo sanno tutti, e per quanto agghiacciante sia la prospettiva, non ci refrigererà neanche per il cazzo
siamo quindi di fronte a un maggio particolare, se non altro perché ha messo una croce su lost. a sapere prima che finiva così*, a novembre, quando ho iniziato a diventarne dipendente, piuttosto avrei affrontato con più serietà cose tipo l'iscrizione ai club della libertà o la struttura del malefico grub2 (che merita un blog intero di insulti a sé)

*il finale più facile, banale e inutilmente preparato della storia, degno coronamento di anni fiacchetti dal punto di vista narrativo: non pleonastici, ma di sicuro bizantini nell'accezione più spregevole del termine. nonostante, va detto, un climax decente degli ultimi episodi

mercoledì 19 maggio 2010

innanzitutto

innanzitutto non siamo in afghanistan per fare alla guerra, casini l'ha detto chiaramente e lui è un'autorità internazionale a riguardo, provate a chiedere alla merkel. ora, la russa sarà interista, ok, come se già essere la russa non costituisca motivo sufficiente di desolazione, ma non gli basta, è anche così porco e gode così tanto a sapere che l'articolo 11 è stato ignorato e deriso più di un secchione asmatico dai suoi compagnetti fichi in piscina il 25 luglio, che dichiara senza mezzi termini che siamo in afghanistan per combattere. e crepare. con tutto il rispetto per i porci: almeno loro, pur vivendo nelle proprie scorie, producono cibo e pezzi di ricambio.
bene, cioè, male. come si reagisce al martirio di due disgraziati la cui opportunità migliore era quella di farsi mandare a 4000 km da casa a sparare a altri disgraziati che hanno la colpa di non condividere il merito e il metodo di un'invasione fatta per motivi occulti? ovvio, gli dai un carro armato ancora più peso. e lo chiami "freccia" perché è corazzato e va piano, esattamente come una freccia (ma ci hai mai giocato a warcraft?).
come se non si sapesse che basta più esplosivo di prima per trasformare un blindato più blindato in una bara. già, ma l'esplosivo costa caro. ah, no, costano cari gli stipendi dei pezzi grossi, l'esplosivo se sei povero lo fai con prodotti chimici a portata di tutti ma vedrai che un accordo sul pagamento si trova con l'industria bellica.
ma il vero motivo per cui non siamo in guerra è un altro: l'urbanistica e i palazzinari stanno producendo nuove strade e senza martiri saremo costretti a intitolare le nuove vie a calderoli, almirante, veltroni, gentiloni e craxi. è un sacrificio per noi pacifisti, ma sapremo che i nostri ragazzi così non saranno morti invano.

martedì 18 maggio 2010

mia zia

da ragazzina mia zia chiese a mio nonno, a un funerale, se morissero solo le persone buone.
oggi abbiamo perso una persona non buona, ma migliore. da ignorante non dirò altro che addio, maestro sanguineti.

venerdì 14 maggio 2010

il futuro

il futuro è lungo, adesso non mi ricordo cosa diceva hawkings, ma a occhio se la massa del neutrino è quello che sembrerebbe poter essere e non fottiamo clausius, kelvin, bolzmann e pure hubble, ci sono ottime possibilità che i miliardi di anni che abbiamo alle spalle non siano nulla rispetto a quelli che ci aspettano. bene, chissenefrega? abbiamo da pensare alle catastrofi di quinto tipo prima di occuparci di quelle di primo, e c'è pur sempre il limite di attività di 90-100 anni prima che, ottimisticamente, placche proteiche ci fottano cervello e compagnia. insomma, nel giro di qualche lustro la cosa deve essere finita. facciamo tre? nel 2025? ok.

naturalmente il progetto è top secret, in forma meno che embrionale ma ambizioso e promette vanagloria e dileggio: per questo non può essere trascurato.

mercoledì 12 maggio 2010

il male

ci sono cose peggiori del male: il male fatto male, ad esempio. ora, questo blog non è che smania per trovare nuovi modi per identificare il papa, ma cazzo, pure a un mutilato guarito dalla pseudoestesia farebbe prudere le mani. salta fuori che il terzo segreto di fatima, maschera tipica portoghese che affonda le sue radici nel degrado socio-culturale del portogallo di tanto tempo fa (fra l'altro, vi siete accorti che il portogallo ve lo introducono nell'infanzia di straforo in trucci trucci cavallucci? chi è il re del potogallo? sarà un monarca sfigato, in fin dei conti lo veicola una piccola equina con problemi motori e di percezione spaziale che potevamo mettere a fare la femmina dello stallone o lo stracotto), conteneva un avviso alla pedofilia. pensiamoci, la madonna va da tre fanciulli e gli fa sapere un mucchio di cose che non capiscono, esclusi i numeri del lotto con la cui vincita si potevano pure pagare un po' di studi per interpretare le parole di cui sopra. ok, niente da dire, il clero ha esattamente questa funzione, cioè di sopperire al culo con le estrazioni alla riffa con belle parole e una guida spirituale e culturale, e in fin dei conti siamo tutti dalla parte degli oppressi; ma non è che siano proprio necessari questi poveri oppressi, è un tipo di tifo che alla fine se non hai più nessuno da tifare magari è anche meglio, hai tempo per dedicarti a un altro hobby. ma tornando al papa, sono decenni che sa (proprio lui, il bavarese, eh, ma pure i papi in genere), allora che vuoi fare? sei tre mosse avanti, hai qualche pedone e alfiere di vantaggio, probabilmente metti soggezione anche al cavallo di regina del tuo avversario e ti vai a lamentare perché sgamano le tue malefatte?

sabato 8 maggio 2010

alla fine è sempre una soddisfazione

anche se stiamo alla frutta, avere ragione è un ottimo palliativo. un po' come riprendere qualcosa dopo un certo tempo di abbandono: c'è qualcosa che ti stupisce nel solo fatto che alla fine non hai perduto tanto, al massimo può dispiacerti se nel frattempo non è andata bene come pensavi.



tutto chiaro, no?

lunedì 3 maggio 2010

ricetta

questo è un consiglio gratis per la grecia, tanto per dire quanto il mondo è sbagliato.
cara grecia, fatti ridare tutte le puttanate antiche sparse per i musei (una venere di mylo, due bronzi di riace, il fregio del partenone...), fai un bel museo tuo da qualche parte in cui stecchi una discreta sommetta al visitatore, aggiusti i prezzi di pernottamento e alimentazione tipica, punti il mitra (quello vero che sputa il piombo caldo a una bella velocità) sugli evasori fiscali, risparmi un po' sull'acquisto delle fiction itagliane, vendi le cicladi alla germania e prendi l'appalto per la burocrazia di qualche paese straniero. sì, hai una pubblica amministrazione ridondante, ma magari sono contenti di lavorare già che ci sono. a quel punto i nostri governi non sono obbligati a dissanguarsi per i tuoi peccati, e soprattutto non te la prendi coi lavoratori, brutta figlia di puttana. ci fai pure la socialista? giuro che vengo in vacanza se ci ripensi

domenica 2 maggio 2010

errori

quando sei allergico a un animale, nonostante ti mandi il simpatometro interiore fuori scala, sai che rischi forte ogni volta che hai a che fare con esso. per cui, farsi azzannare da un boxer giocoso scatena orticaria e sfoghi, indugiare con un micio paraculo mette a repentaglio il prosieguo della vita e solo aggiungere la categoria cats a stumbleupon rischia di dare il colpo di grazia a una psiche provata dalle privazioni. no, non è una metafora su come potremmo prendercela a male se non vedessimo più il faccione sorridente di berlusconi dal quale amiamo prenderla in quel posto mentre ci sollazza con la sua vita di depravato in cui possiamo proiettarci gratis (sì, gratis un cazzo). solo che lo sembra, ma i bronchi contratti e la pelle viola erano reali, e pure il cortisone. quindi ok, è sia una allegoria che una storia vera. o una storia vera che può essere letta in chiave allegorica.

sabato 1 maggio 2010

celo - mi manca

come si fa ad avere la fede? uno o ce l'ha o non ce l'ha, è un po' come gli occhi azzurri. e chi manca di entrambi gli accessori è ben sventurato. ma forse, peggio ancora sta chi se la deve mantenere, la fede, perché gli occhi azzurri, due miei nonni ce l'hanno avuti fino alla fine senza grossi accorgimenti se non stare lontani da pai mei e black mamba. il problema, si diceva, è il mantenimento. due esempi sono emblematici:
- galliani ha detto che deve tifare inter. anche se ti ammazza o salva mamma, come preferisci, non puoi tifare inter, galliani
- mick jagger dice alla figlia di darsi una calmata
e poi l'altro ieri il papa per esempio è andato alla congregazione per la dottrina della fede, il restyling dell'inquisizione. lo stesso papa che ha scritto il catechismo con hans küng (il teologo ribelle) e che ora fa una cappella (non architettonica) dopo l'altra. non si può negare di conoscerlo, si prende sempre un paio di minuti al tg1 per metterci al corrente delle sue gesta eroiche e con il suo stile raccoglie larghi consensi presso le checche. è un segnale emblematico: in mezzo al bordello della pedofilia, si va a dare un bel giro di vite oscurantista. perché è ovvio che la cappella (architettonica) degli inquisitori non avesse nessuna necessità di essere benedetta...

e tutto ciò è assai ridicolo

paragoni

e meno male che sono tornate le mazzette ai ministri. ora, uno si impegna, cerca di trovare un equilibrio, toglie da una parte per avere di più da un'altra, si impone di rimediare a errori, anche gravi, a mancanze, stabilisce divieti e persegue la saggezza. poi arriva uno scemo che, come se ne avesse bisogno, si fa passare un benefit di tutto rispetto per chissà cosa (no, in realtà si sa bene, è un modo di dire). tuttavia ha ragione: se proprio devo essere testa di cazzo, lo sarò col botto. ma allora ha altrettanto senso aspettare l'occasione giusta per dichiarare concluso il percorso di ristrettezza verso il miglioramento del sé. lo schema è lo stesso.

dichiarazione

sporcarsi le mani per sopravvivere, questo è il senso del lavoro. uno strumento dei tanti che abbiamo che ci assicura di aprire gli occhi almeno tante volte quante sono quelle in cui li abbiamo chiusi. assumendo che esista nello sviluppo del feto un momento zero in cui si discrimina la presenza di occhi e palpebre, per convenzione (o ignoranza), imponiamo che il cosino inizi con gli occhi chiusi. poi magari li apre (contento lui, l'utero dovrebbe essere buio, ma pure l'oracolo di delphi diceva "conosci te stesso", e lo stesso iron man, dotato di lampada toracica glamour, è un uomo che per indole non sarà mai incinto, altrimenti sostituendolo con una iron woman, per consentire ai bambini della limitrofa città di vederlo nella fila dietro alla mia cacando oggettivamente il cazzo avrebbero dovuto usare accorgimenti di fotografia, effetti speciali o solo costumi da incrementi sensibili di budget. sarà per quando i tempi saranno più maturi e l'infanticidio assumerà il ruolo che gli compete) e da quel momento, se li chiude per non riprirli più, ci sono buone probabilità che di lì a poco diventi concime.
checché se ne dica, noi non siamo il nostro lavoro. certo, passare la vita a tradurre omero renderà diversi da quello che affetta salumi e taglia formaggi, ma entrambi saranno sicuramente persone migliori di quello che rompe le gambe ai morosi? non possiamo dirlo. sta di fatto che oggi è festa ovunque, pure un po' nel mio cuore che non abbisogna esattamente di palladio per non farsi spappolare da schegge di armi omonime. e occorre festeggiare per sancire il valore del lavoro come diritto da cui ne scaturiscono altri, ma che, in quanto diritto, non può essere motivo di squilibrio tra chiusure e aperture degli occhi