giovedì 27 settembre 2007

opening time

che questa sia la mia meta definitiva o meno, non posso non riconoscere che theblog sia una casa discutbile. è scaduta la rata e il provider ha fottuto senza preavviso una serie di blog fichissimi, tipo il mio, senza avere la possibilità di traslocare i testi.
a questo punto cosa fare? google offre spazio a tutti, ed è un "coso" (portale? azienda? network? cavatappi?) che ha il suo stile. per questo apro le danze di una nuova esperienza scrittoria sapientemente centellinata nei momenti in cui il languore viene eluso e metto una lettera dopo l'altra nella vana speranza che il monumento duri più delle piramidi e abbia la sua dose di visitatori (mi sto sconsigliando vivamente di proseguire utilizzando opera, nonostante anche opera abbia la sua dose di glamour intrinseca), sebbene mi renda conto che la storia del tizio che crea il mondo in una settimana e finisce come un filmone high budget di quelli che piacciono a me ormai è stata scritta, lo stesso dicasi per la critica al capitalismo e la proposizione della sua più valida alternativa, per le avventure di un guerriero ambiguo che se la prende perché non può fare il pervertito con una minorenne né sfogarsi col cugino e per i viaggi di quell'altro dell'acheur che pesta i piedi all'armatore greco e non ha neppure la scusa per lasciare la moglie che gli rimane ridicolmente fedele. vorrà dire che mi inventerò un eroe sumero che cerca di rimediare misticamente alla morte dell'amicone... ok, basta.

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