lunedì 5 maggio 2008

iron man

uno va a vedere un film tratto dal fumetto su una specie di nerd che ce la fa e finisce che se non è arrivato a una certa età, quella giusta per capire i quarantenni, non lo apprezza. sarà che alcuni quarantenni di oggi viaggiano sulle lunghezze d'onda dei minorenni, ma vabè... insomma questo qui, colpito a tradimento da un missile suo omonimo costruisce qualcosa che lo tenga più al sicuro di un hummer e smette di chiamare le cose pericolose come se stesso. e non ci vuole un dottorato in qualche scienza dei materiali per sapere che non è possibile costruire qualcosa di più sicuro di un hummer o quanto meno, niente come un hummer ti risolve una crisi di mezza età precoce. la cosa davvero imbarazzante è che 'sta cosa funziona, ma siamo comunque in un ambito di fantascienza e di sospensione dell'incredulità, sennò neanche vale la pena di farsi la strada per arrivare al cinema o cercare le versioni rippate clandestine. se non altro possiamo rivedere jeff bridges e il suo inconfondibile sorriso (ok, all'inizio ho pensato che fosse val kilmer), un robert downey jr. che per lo meno è bravo e sbarazzino e la mamma di apple che sta sparando le sue ultime cartucce, condannata a diventare una bionda invecchiata meno bene di altre e costretta a tirarsela perché le danno gli unici ruoli in cui è credibile benché abbia abbandonato il suo sguardo assassino da paziente del dottor wilson. al di là di tutto il film fa anche ridere, è una ficata continua nelle scene d'azione anche se sarebbe dovuto essere sia un po' più sborone che un po' più serio nei momenti giusti. quando le sceneggiature le scriverà mark millar allora saremo tutti davvero felici.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la sospensione dell'incredulità risale alle ultime elezioni...

d r o s s ha detto...

allora aspetta domani o giovedì, e vedrai che neanche dosi massicce di sospensione dell'incredulità ti faranno accettare ministri e sottosegretari