giovedì 8 novembre 2012

a volte

alcuni anziani sostengono che consistenti manifestazioni di affetto tra pari categoria anagrafica siano da paragonarsi per solennità e rarità a momenti di rilevanza storica, come l'insediamento di un nuovo pontefice cattolico. chi scrive non è ancora giunto a quell'età, e la portata dell'impegno emotivo, intellettuale e fisico nell'emissione di nuove scorie non è paragonabile neppure lontanamente a quello di distinte coppie che si abbandonano al sancire cosa le renda tali e la frequenza (apparentemente stocastica) di tali emissioni può essere considerata quella di un acuto di soprano verdiano, se paragonata a quella delle attività suddette. tuttavia l'occasione era ghiotta, in fin dei conti ieri (o oggi, o l'altro ieri: il concorde, la rotazione terrestre, la bandierina di flagfox, l'ora legale, l'utc sono elementi di disturbo quando ci si trova a stabilire univocamente il giusto avverbio) si è consumata una tragedia nella nazione capofila dell'emisfero occidentale. certo, c'era poco da fare, chiunque può dire che è meglio così, ma rimaniamo di fronte a un personaggio armato di ottime intenzioni e incapace di metterle in pratica, a parte mandare qualche scienziato sul primo pianeta disponibile. ma da abitanti dell'attualmente unico globo terracqueo disponibile, ci rimane solo di identificarci completamente con questo grido d'aiuto

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